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Ambiente
Sviluppo tecnologico e innovazione

Quanto inquina il digitale

11 September 2023
Federico Cella, Michela Rovelli

Quante mail avete mandato oggi? Quanti tweet avete consultato? Quanti like avete messo su Instagram? Ognuna di queste piccole – e apparentemente innocue – azioni in realtà hanno un impatto sull’ambiente. Minimo, se si considera il singolo click. Piuttosto importante se si guarda a uno scenario globale dove questi click vengono compiuti continuamente da miliardi di persone nel mondo. La tecnologia inquina, e lo farà sempre di più. Secondo una ricerca della no profit francese The Shift Project, ad oggi i nostri dispositivi e il funzionamento stesso della Rete provocano il 3,7 per cento delle emissioni globali di gas serra. Una percentuale destinata a raddoppiare entro il 2025. Guardando invece ai dati raccolti nel report di Karma Metrix, una società che fa consulenza proprio nell’ambito della sostenibilità, scopriamo anche che cinque aziende dell’industria digitale – Amazon, Apple, Facebook, Google e Microsoft – insieme consumano più energia di Paesi come il Belgio, l’Austria, l’Algeria o il Venezuela. Raggiungendo una produzione di Co2 annua di 125,9 milioni di tonnellate. Tra le cosiddette “Big Five”, è Amazon la società meno sostenibile, responsabile di più della metà delle emissioni conteggiate.

C’è l’inquinamento di chi offre i servizi, e poi c’è l’inquinamento che noi – utenti – creiamo ogni volta che lo utilizziamo quel servizio. Per calcolare l’impatto ambientale delle nostre attività social la società Compare The Market ha creato un calcolatore automatico (lo trovate a questo link) che, in base ai minuti che passiamo su ogni piattaforma, è in grado di dici quanto contribuiamo alla produzione di Co2. Il social che inquina di più? È TikTok: l’app cinese crea 2,63 grammi di Co2 equivalente (l’unità di misura che esprime l’impatto sul riscaldamento globale di una certa quantità di gas serra rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica) per ogni minuto di utilizzo. Mentre il più virtuoso è YouTube, che consuma solo 0,46 grammi di Co2 equivalente al minuto.

Guardando alle nuove tecnologie – e ai prossimi anni – la situazione non migliora, anzi. Prendiamo un progetto su cui tanti stanno lavorando e che potrebbe determinare una rivoluzione in un ambito decisamente inquinante, la mobilità. L’auto a guida autonoma non sarà però così sostenibile. Secondo una ricerca del Mit di Boston, se un miliardo di queste vetture in grado di muoversi da sole fosse già in circolazione, queste inquinerebbero quanto tutti i data center attualmente attivi nel mondo. La causa sta principalmente nei computer necessari a bordo: ognuno consumerebbe circa 84 watt per la sola elaborazione dei dati, senza tener conto l’energia per il funzionamento dei tanti sensori che devono costantemente osservare ciò che li circonda.