La rivoluzione dell'intelligenza artificiale e dei Big Data ha riportato in auge il sogno di una "scienza del futuro", che all'inizio del Novecento Herbert George Wells riteneva essere a portata di mano, e che un altro scrittore di fantascienza, trasformò nell'immaginaria Psicostoria, un modo per ridurre il comportamento della società umana a equazioni. Dietro questo sogno c'è però un'idea sbagliata del futuro, della storia e dell'essere umano: sin dalla fine degli anni Sessanta gli studi sul futuro - i Futures Studies - hanno dimostrato che i futuri sono plurimi, non determinati, e che l'evoluzione sociale non è dominata da tendenze lineari, ma da dinamiche esponenziali (i megatrend), fenomeni emergenti, comportamenti caotici (le wild card). Cosa possiamo allora conoscere del futuro? E in che modo possiamo cambiarlo? Sono queste le domande a cui cercano di rispondere i moderni Futures Studies, per migliorare la nostra capacità di pensare sul lungo termine e affrontare le grandi sfide del domani.
Roberto Paura è presidente dell’Italian Institute for the Future, co-fondatore dell’Associazione dei Futuristi Italiani e direttore di “Futuri”, rivista italiana di futures studies. Come giornalista scientifico e culturale collabora con diverse testate ed è vicedirettore di “Quaderni d’Altri Tempi” e membro del comitato di direzione di Futura Network.