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Prosperità e crescita economica
Sviluppo tecnologico e innovazione

Un mondo più equo grazie alla AI: le previsioni di Bill Gates

23 January 2024
Federico Cella e Michela Rovelli

Tra le tradizioni di inizio anno ne va aggiunta una, molto recente e molto tecno-entusiasta: sono le annotazioni sull’anno che verrà, in termini di innovazione digitale, contenute nelle GatesNotes, il blog del papà di Microsoft, Bill Gates. Il fondatore dell’azienda di Seattle, visionario dei pc in ogni casa, a lungo l’uomo più ricco del mondo e tante altre cose (tra cui una seconda vita da filantropo), inizia la sua riflessione sul 2023 da due punti: il primo è l’essere diventato nonno, il secondo è l’aver utilizzato per la prima volta l’intelligenza artificiale “non solo per perdere tempo e creare parodie di canzoni per gli amici”. Ovviamente è questo secondo punto ad aprire le danze su cosa aspettarci dal 2024.

Bill Gates definisce il periodo che stiamo vivendo, quello della scoperta della AI da parte delle masse, come una fase di transizione, “un periodo entusiasmante e confuso” in cui man mano gli strumenti intelligenti saranno usati diffusamente dalla popolazione dei Paesi a più alto reddito nel giro di due anni, e nei prossimi tre anni nelle regioni meno avanzate. "Il ritardo nell’adozione sarà però molto più breve rispetto ai tempi che abbiamo visto con altre innovazioni". L’AI sostiene se stessa, e così facendo riduce la distanza competitiva tra le diverse regioni del mondo: “Se facciamo investimenti intelligenti oggi, l'AI può rendere il mondo un posto più equo. Può ridurre o addirittura eliminare il ritardo che intercorre tra il momento in cui un'innovazione arriva nei Paesi ricchi e quello in cui raggiunge quelli poveri". L’esempio usato da Gates è quello sui farmaci, già affrontato sui vaccini in epoca Covid: l’intelligenza artificiale ha inciso profondamente nella ricerca di nuove soluzioni e grazie alle analisi di grandi database diventa possibile trovare cure per le malattie che colpiscono le zone meno abbienti del Pianeta.

Innovazione ed evoluzione della società umana vanno a braccetto nelle previsioni di Gates che conclude con due riflessioni a spettro più ampio. Una è dedicata ai temi climatici, altro campo di battaglia classico dell’ex manager, che non a caso ha fondato (nel 2006!) in un’azienda come TerraPower che produce reattori nucleari di piccole dimensioni: lo scenario secondo Gates sta cambiando e l’energia nucleare – “unica fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica” – è destinata con l’anno nuovo a tornare in primo piano nella lotta al cambiamento climatico. La seconda riflessione esula apparentemente da discorsi economici e tecnologici: è sulle elezioni che avranno luogo nel corso del 2024 in tutto il Pianeta. Quest’anno sarà quello dove, potenzialmente, andrà alle urne il maggior numero di persone nella storia. Un possibile impatto sulle strategie internazionali su cui Gates lascia una riflessione. “Se potessi esprimere un solo augurio alle persone che andranno alle urne l'anno prossimo, indipendentemente da dove vivono, sarebbe quello di prendere in considerazione l'idea di eleggere leader che comprendano l'importanza di investire nello sviluppo umano in tutto il mondo. La storia ha dimostrato più volte che quando i governi scelgono di aiutare le persone al di fuori dei loro confini, è tutto il mondo a beneficiarne”.