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Manuel Catalano
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Robotica soffice o Soft Robotics, tra industria e protesi per l’essere umano

Workshop
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Il termine “soffice” riferito alla robotica (dall’inglese soft robotics) identifica un modo di pensare i robot, le loro strutture e i loro materiali, diverso da quello convenzionalmente usato in questo campo, dove materiali e strutture rigide sono solitamente considerati imprescindibili. Ma identifica anche un approccio “soft” nell’interazioni con l’ambiente circostante e l’essere umano, che si traduce nella naturalezza dei movimenti di questi sistemi artificiali. Partendo da questo concetto, Manuel Catalano, Ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, illustrerà le possibili applicazioni sviluppate nel laboratorio di IIT per l’ambito industriale e la salute. Tra i prototipi che verranno raccontati ci sono l’umanoide AlterEgo, robot avatar comandato a distanza che si comporta come un alter ego degli umani per portare assistenza in remoto; la protesi robotica di mano SoftHand Pro, caratterizzata da un’estrema flessibilità e adattabilità delle dita e la protesi di piede SoftFoot Pro, senza motori, ispirata all’anatomia del piede degli esseri umani, caratterizzata da una particolare struttura in grado di deformarsi e adattarsi autonomamente ai diversi tipi di superficie.

Workshop in collaborazione con il nostro Partner Istituto Italiano di Tecnologia

Manuel G. Catalano è ricercatore presso l’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT nell'ambito dell’Unità di ricerca SoftRobotics for Human Cooperation e coordina le attività del “JoIInt Lab” di Bergamo, una collaborazione di trasferimento tecnologico tra IIT e Intellimech, consorzio di medie e grandi imprese meccatroniche. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la progettazione di sistemi di robotica soffice “soft robotics”, l'interazione uomo-robot, avatar, protesi e riabilitazione. I risultati recenti dei suoi contributi sono la mano protesica SoftHand Pro; il SoftFoot Pro, un piede artificiale per persone e robot umanoidi e Alter-Ego, un robot umanoide per l'interazione fisica in contesti autonomi e teleoperati. Il termine “soffice” riferito alla robotica (dall’inglese soft robotics) indica l’utilizzo di materiali diversi da quelli convenzionalmente usati in questo campo (metallo e plastica rigida), ma anche un approccio “soft” nell’interazioni con l’ambiente circostante e l’uomo o la morbidezza dei movimenti. Ha conseguito la Laurea in Ingegneria Meccanica e il Dottorato in Robotica e Bioingegneria presso il Centro Ricerche E. Piaggio dell'Università di Pisa.