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Salute e benessere

La nuova moda? Lo smartphone vietato al ristorante

19 Giugno 2023
Federico Cella, Michela Rovelli

Si parla ormai spesso, anche in queste pagine, di cibo del futuro. Ma è raro che ci siano notizie su come affronteremo il cibo in futuro. Perché se alla consueta tradizione (non sana) di molte famiglie di mangiare davanti al tv acceso si è spesso sostituita quella di mangiare con davanti lo schermo dello smartphone (ognuno il suo), la nuova tendenza potrebbe essere quella di vietare questa pratica. Almeno nei locali pubblici. Perché non fa bene (si mangia male e spesso più del dovuto), trasforma una pratica sociale come il mangiare assieme in un nuovo momento di (auto)isolamento, e – va sottolineato – fa male agli affari dei ristoratori. Perché? È molto semplice: il tempo speso a tavola si allunga oltre il necessario, e la rotazione dei tavoli diventa più lenta e farraginosa.

In sostanza è questo il motivo per cui il proprietario del ristorante Debu-chan di Tokyo ha annunciato su Twitter la decisione di bandire i telefoni dai propri tavoli: si potrà ovviamente fotografare il cibo appena arrivato (e altrimenti i fanatici giapponesi del #foodporn su Instagram come farebbero?), poi però il dispositivo dovrà sparire fino a fine pasto. Pena la “espulsione” dal locale. Il tweet di Kota Kai, il titolare, è stato ripreso da molti ed è rimbalzato in tutto il mondo, fino ad arrivare a un’intervista a Kai da parte della Cnn. Dove il ristoratore spiega come il ramen in cui il suo locale è specializzato – e in particolare nell’Hakata ramen, tipologia della regione a ovest del Paese contraddistinta da fili di pasta finissimi – è un cibo “per persone impazienti”. Nel senso che l’attesa davanti al piatto fumante, attesa dovuta magari al vedere video su Youtube (come denuncia il tweet) oppure a rispondere a mail o a chat, porta inevitabilmente al deterioramento del piatto. E in particolare della pasta, che si scuoce e si gonfia. Una bestemmia non solo per gli italiani, data la cultura culinaria giapponese.

Eppure, che le motivazioni siano di origine economica (meno coperti da servire durante la giornata) oppure di corretta degustazione del piatto, il risultato è lo stesso e di non poca importanza: mangiare con il naso dentro lo smartphone è una pessima abitudine (così come lo è camminare, o peggio ancora guidare), con anche un’importante notazione di cattiva pratica per la salute. È spesso il motivo ufficiale per cui alcune scritte iniziano a campeggiare in diversi fast food – come lo slogan “Phone off, Fun on” comparso nei McDonald’s di Singapore -  e in ristoranti di tutto il mondo (in Italia si sono visti esperimenti a Roma e Venezia). Quando si mangia bisognerebbe evitare ogni tipo di automatismo, cioè quindi quei comportamenti distraenti che ci portano a mangiare in modo non concentrato: si arriva a percepire il senso di sazietà in ritardo, e dunque si mangia in modo non controllato. Assumendo più cibo del dovuto e senza neanche ricavarne soddisfazione. Dunque proviamo a rifletterci: è ora di mangiare? Via il telefono e (meglio ancora) notifiche in modalità “non disturbare”.