Dal secolo scorso il mondo è passato dalla fase umanistica a quella tecnica. La tecnologia non è più solo uno strumento nelle mani dell’essere umano, è diventata il soggetto del mondo. La tecnica è la forma più alta di razionalità mai raggiunta, il luogo della decisione, il raggiungimento del massimo degli scopi con l'impiego minimo dei mezzi. Ma è anche il nostro ambiente e il nostro paesaggio, dove fini e mezzi, scopi e ideazioni, condotte, azioni e passioni, persino sogni e desideri hanno bisogno della tecnica per esprimersi.
In questa era dell’imprevedibilità, la nostra capacità di fare ha oltrepassato la nostra capacità di prevedere gli effetti delle nostre azioni e sono soprattutto i giovani a scontare l’assenza della promessa di futuro. Se l’essere umano non è solo razionalità, ma anche irrazionalità, fantasia, immaginazione, quale ruolo ci riserva il futuro?
In questo incontro il professor Umberto Galimberti, uno dei più importanti filosofi contemporanei, ci aiuterà a riflettere sul futuro, anche attraverso i pensieri dei grandi del passato.
Umberto Galimberti è filosofo, psicoanalista e docente universitario italiano. È stato professore di Filosofia della storia, Psicologia dinamica, Filosofia morale e Antropologia culturale all’università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell'International Association of Analytical Psychology. E’ stato allievo del filosofo Karl Jaspers, di cui è uno dei più considerati studiosi e interpreti. Ha dedicato altri studi a Edmund Husserl e a Martin Heidegger. Dal 1995 collabora con il quotidiano «la Repubblica». Tra le sue opere si ricordano: Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente (1975), Psichiatria e fenomenologia (1977), Il corpo (1983), Dizionario di psicologia (1992), Psiche e tecne, L’uomo nell’età della tecnica (1998), Gli equivoci dell’anima (1999), Orme del sacro (2000), L'ospite inquietante (2007), Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine (2008), La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica (2009), I miti del nostro tempo (2009), Cristianesimo (2012), La disposizione dell'amicizia e la possessione dell'amore (2016), La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo (2018), Heidegger e il nuovo inizio, il pensiero al tramonto dell'Occidente (2020).